Gli oliveti della fattoria si trovano lungo il percorso dell’ antica Cassia Vetus che, partendo da Roma, arrivava fino a Firenze, e attualmente si identifica col tracciato della strada provinciale dei Setteponti. La coltivazione si estende per circa 40 ha con oltre 7000 piante di olivo, del tipo Frantoio, Leccino e Moraiolo oltre al Pendolino come impollinatore, ad un’altitudine varabile d 350 a 450 m slm.
Il clima , non particolarmente mite di inverno, è al limite per la coltivazione dell’olivo, ma è proprio questo che conferisce all’olio prodotto caratteristiche organolettiche particolari, con acidità molto bassa. Oltre la cura della coltura , con potature accurate e arricchimento del terreno con sali minerali senza concimi chimici, sono essenziali la raccolta precoce delle olive, effettuata manualmente e la lavorazione delle olive, appena colte, in frantoio con prima spremitura a freddo. L’olio prodotto viene poi confezionato in bottiglie e lattine. Questa filiera di produzione è tutta interna all’azienda e garantisce un olio extravergine di oliva di eccellente qualità.
Gli Oliveti di Poggitazzi
Su questi terreni lavorati a terrazze, la coltivazione dell’olivo è quella tradizionale. Poniamo particolare attenzione al momento della potatura, in primavera, che è essenziale per l’equilibrio vegetativo della pianta e per mantenere la qualità del prodotto; ogni pianta deve essere potata annualmente ed è necessario che il terreno sia arricchito non dai fertilizzanti, ma soltanto dai sali minerali rilasciati dalla pianta stessa.
La raccolta delle olive viene effettuata a mano con l’aiuto di piccoli rastrelli dai primi di novembre in poi, quando il prodotto raggiunge la maturazione, al fine di garantire l’altissima qualità dell’olio. Appena raccolte, le olive vengono defogliate e lavate. Terminata la raccolta, la produzione si conclude poi con la tradizionale molitura a freddo affidata alle macine del Frantoio interno alla Fattoria. Si ottiene così un olio extravergine di oliva a bassissima acidità (come si rileva dall’analisi chimica a cui viene sottoposta tutta la produzione). L’olio viene poi immagazzinato in serbatoi di acciaio inox sotto vuoto per garantirne la migliore conservazione. L’imbottigliamento viene fatto in Fattoria e conclude così una filiera di produzioneintegralmente interna all’azienda.
I prodotti disponibili sono bottiglie di Olio Extravergine di oliva delle varietà Frantoio, Leccino e Moraiolo di capacità: 0.100 lt – 0.250 lt – 0.500 lt – 0.750 lt.
La raccolta delle olive
Il Frantoio di Poggitazzi
Una volta terminata la raccolta, le olive vengono portate in giornata al Frantoio per essere lavorate. Qui la macina a pietra le riduce in pasta, ne viene poi spalmato uno strato di 3 cm. circa sopra i fiscoli (dischi di juta) che, intervallati a dischi di acciaio, formano la pila che successivamente viene sottoposta alla pressa idraulica. Il macchinario, aumentando gradualmente la pressione, fa colare la parte liquida (formata da olio e acqua di vegetazione) nella vasca di raccolta. La pressione a cui viene sottoposta la pasta di olive durante l’estrazione dell’olio produce calore, ma in maniera molto meno significativa rispetto ad altri procedimenti, garantendo la resa ottimale del prodotto finale. Ultimo passaggio è la separazione dell’olio dall’acqua di vegetazione realizzata mediante il separatore, macchinario che divide i due liquidi utilizzando solo la forza centrifuga. Dal separatore esce l’olio extravergine di oliva di Poggitazzi.